1° luglio 2022: questa la data individuata nel Decreto Legge 36/2022 del 30 aprile 2022 per l’avvio dell’obbligo della fatturazione elettronica anche per i contribuenti in regime forfettario. Sebbene i forfettari fossero rimasti in un primo momento esclusi dall’obbligo della fatturazione elettronica, ora anche loro dovranno cominciare ad inviare i documenti elettronici in formato XML tramite il Sistema di Interscambio (SDI) dell’Agenzia delle Entrate. Vediamo quindi nel dettaglio cosa impone la nuova norma e come adeguarsi all’obbligo.
Forfettari e fatturazione elettronica
L’articolo 18 del Decreto Legge 36/2022 “Ulteriori misure urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza”, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 30 aprile 2022, stabilisce l’obbligo della fatturazione elettronica anche per tre categorie che fino a questo momento ne erano esenti:
- Contribuenti in regime forfettario
- In regime di vantaggio
- Associazioni sportive dilettantistiche
La nuova norma decorrerà a partire dal 1° luglio 2022. L’abbandono della fatturazione cartacea anche per questi soggetti è stato reso obbligatorio come ulteriore misura per il contrasto all’evasione fiscale, obiettivo che già era stato alla base, nel 2019, dell’introduzione della fattura elettronica per le aziende.
Tempi di emissione e sanzioni: le cose da sapere
La normativa riguardante le fatture elettroniche prevede che il documento, una volta prodotto, debba essere inviato al destinatario tramite il Sistema di Interscambio entro 12 giorni. L’art. 18, però, va incontro ai forfettari concedendo che da luglio a settembre 2022 la fattura elettronica possa essere emessa entro il mese successivo a quello dell’effettuazione dell’operazione. Il motivo di questa “deroga” è da ricercare nella volontà del legislatore di istituire una fase transitoria che renda meno impattante l’introduzione del nuovo obbligo, dando tempo ai soggetti coinvolti di adeguarsi senza incorrere in sanzioni.
Sanzioni che però, oltre il mese di tolleranza, sono comunque previste: oltrepassato questo periodo scatterà la violazione degli obblighi di documentazione e registrazione, sanzionabile per un importo compreso tra il 5% ed il 10% dei corrispettivi non documentati o registrati.
Le eccezioni
La norma sopra descritta non si applicherà a tutti i contribuenti in regime forfettario. Sono al momento escluse, infatti, le micro partita IVA i cui ricavi o compensi dell’anno di imposta precedente non abbiano superato la soglia di € 25.000. Questi soggetti potranno continuare ad emettere fatture cartacee fino al 31 dicembre 2023, ma con l’inizio del 2024 anche loro saranno assoggettati all’obbligo della fatturazione elettronica.
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